Vesuvius

L’Eccellenza della Cucina Italiana in Svizzera: Vesuvius, esperienza di gusto

Se sei alla ricerca dell’autentico sapore della cucina italiana in Svizzera, in particolare un’esperienza che vada oltre la semplice offerta e abbracci l’innovazione, Vesuvius a Neuchâtel è la destinazione ideale. Il ristorante con la sua pizzeria situato all’interno del casinò di Neuchâtel distinguono per la capacità di esportare l’arte culinaria campana, unendo la tradizione con un tocco di contemporaneità e sperimentazione. Questo impegno verso la qualità e l’innovazione è stato recentemente celebrato in occasione della serata evento “Vesuvius: experience the Italian taste” tenutosi il 30 ottobre a cui hanno partecipato anche numerosi giornalisti gastronomici provenienti dall’Italia. La serata è stata anche l’occasione da parte di Giuseppe Folgore, capo chef e pizzaiolo di Vesuvius, di presentare di un piatto fusion sorprendente e delizioso, simbolo della filosofia culinaria di Vesuvius. Gnocchi di patata viola alla sorrentina: un ponte tra Campania e Svizzera Lo gnocco di patate è uno dei piatti più iconici e amati della cucina italiana, conosciuto in ogni angolo del mondo. La sua variante più celebre, lo gnocco alla sorrentina, con la sua esplosione di mozzarella filante e passata di pomodoro, è un vero e proprio inno alla tradizione campana. Vesuvius, con l’obiettivo costante di promuovere l’eccellenza culinaria campana in terra elvetica, ha voluto reinterpretare questo classico della cucina tradizionale. L’idea, concepita da Giuseppe Folgore e magistralmente realizzata dallo chef di Vesuvius Roberto Gagliano, ha dato vita a un piatto fusion di grande impatto visivo e di gusto: i mini gnocchetti di patata viola conditi con cuore di fior di latte dei Monti Lattari serviti e spuma leggera di pomodoro San Marzano. Innovazione e territorio: la scelta della patata viola L’elemento distintivo di questa rivisitazione risiede nell’utilizzo della patata viola di Vitelotte per l’impasto. La scelta di utilizzare questa variante di patata da parte di Giuseppe Folgore non è casuale, ma rappresenta un omaggio non solo alla terra d’origine di Vesuvius, ma anche alla confederazione elvetica e alla Francia, paese confinante e culturalmente legato al cantone di Neuchâtel. La patata Vitelotte, è infatti un tipo di tubero coltivato nel nord della Francia attraverso un presidio Slow Food che aggiunge un tocco di originalità e un colore vibrante ad un classico della cucina italiana tradizionale, trasformandolo in un’esperienza culinaria che abbraccia un’identità transfrontaliera. Questo ingrediente fusion unisce l’anima campana (data dal fior di latte dei Monti Lattari e dal pomodoro San Marzano) con un’eccellenza del territorio circostante, dimostrando come la cucina italiana proposta da Vesuvius in Svizzera possa evolversi mantenendo salde le sue radici. Vesuvius a Neuchâtel: non solo la miglior pizza della Svizzera L’evento del 30 ottobre non è stato solo un palcoscenico per i mini gnocchi fusion. Giornalisti e clienti hanno avuto l’opportunità di degustare un menù di 7 portate, un vero e proprio percorso gastronomico che ha celebrato la cucina campana e la pizza napoletana in chiave contemporanea. Se Vesuvius è spesso citata come luogo dove mangiare la miglior pizza di Neuchâtel e della Svizzera, l’evento ha ribadito che l’offerta culinaria va ben oltre l’eccellenza della pizza. Ogni portata, curata da Giuseppe Folgore e da tutto lo staff di cucina, è stato un manifesto di alta qualità, grazie all’utilizzo di eccellenze del Made in Italy e prodotti selezionati con cura. L’apprezzamento unanime dei presenti per il menù è la conferma che Vesuvius non è solo una delle migliori pizzerie in terra elvetica, ma un vero e proprio luogo di eccellenza della gastronomia italiana. L’impegno di Vesuvius nel coniugare la maestria culinaria campana con un occhio attento all’innovazione garantisce ai suoi clienti in Svizzera un’esperienza di gusto autentica, raffinata e sempre sorprendente. Se cerchi un luogo vibrante della cucina italiana in Svizzera, Vesuvius è il luogo dove la tradizione incontra il futuro.  

Se sei alla ricerca dell’autentico sapore della cucina italiana in Svizzera, in particolare un’esperienza che vada oltre la semplice offerta e abbracci l’innovazione, Vesuvius a Neuchâtel è la destinazione ideale. Il ristorante con la sua pizzeria situato all’interno del casinò di Neuchâtel distinguono per la capacità di esportare l’arte culinaria campana, unendo la tradizione con un tocco di contemporaneità e sperimentazione.

Questo impegno verso la qualità e l’innovazione è stato recentemente celebrato in occasione della serata evento “Vesuvius: experience the Italian taste” tenutosi il 30 ottobre a cui hanno partecipato anche numerosi giornalisti gastronomici provenienti dall’Italia. La serata è stata anche l’occasione da parte di Giuseppe Folgore, capo chef e pizzaiolo di Vesuvius, di presentare di un piatto fusion sorprendente e delizioso, simbolo della filosofia culinaria di Vesuvius.

Gnocchi di patata viola alla sorrentina: un ponte tra Campania e Svizzera

Lo gnocco di patate è uno dei piatti più iconici e amati della cucina italiana, conosciuto in ogni angolo del mondo. La sua variante più celebre, lo gnocco alla sorrentina, con la sua esplosione di mozzarella filante e passata di pomodoro, è un vero e proprio inno alla tradizione campana.

Vesuvius, con l’obiettivo costante di promuovere l’eccellenza culinaria campana in terra elvetica, ha voluto reinterpretare questo classico della cucina tradizionale. L’idea, concepita da Giuseppe Folgore e magistralmente realizzata dallo chef di Vesuvius Roberto Gagliano, ha dato vita a un piatto fusion di grande impatto visivo e di gusto: i mini gnocchetti di patata viola conditi con cuore di fior di latte dei Monti Lattari serviti e spuma leggera di pomodoro San Marzano.

Innovazione e territorio: la scelta della patata viola

L’elemento distintivo di questa rivisitazione risiede nell’utilizzo della patata viola di Vitelotte per l’impasto. La scelta di utilizzare questa variante di patata da parte di Giuseppe Folgore non è casuale, ma rappresenta un omaggio non solo alla terra d’origine di Vesuvius, ma anche alla confederazione elvetica e alla Francia, paese confinante e culturalmente legato al cantone di Neuchâtel.

La patata Vitelotte, è infatti un tipo di tubero coltivato nel nord della Francia attraverso un presidio Slow Food che aggiunge un tocco di originalità e un colore vibrante ad un classico della cucina italiana tradizionale, trasformandolo in un’esperienza culinaria che abbraccia un’identità transfrontaliera. Questo ingrediente fusion unisce l’anima campana (data dal fior di latte dei Monti Lattari e dal pomodoro San Marzano) con un’eccellenza del territorio circostante, dimostrando come la cucina italiana proposta da Vesuvius in Svizzera possa evolversi mantenendo salde le sue radici.

Vesuvius a Neuchâtel: non solo la miglior pizza della Svizzera

L’evento del 30 ottobre non è stato solo un palcoscenico per i mini gnocchi fusion. Giornalisti e clienti hanno avuto l’opportunità di degustare un menù di 7 portate, un vero e proprio percorso gastronomico che ha celebrato la cucina campana e la pizza napoletana in chiave contemporanea.

Se Vesuvius è spesso citata come luogo dove mangiare la miglior pizza di Neuchâtel e della Svizzera, l’evento ha ribadito che l’offerta culinaria va ben oltre l’eccellenza della pizza. Ogni portata, curata da Giuseppe Folgore e da tutto lo staff di cucina, è stato un manifesto di alta qualità, grazie all’utilizzo di eccellenze del Made in Italy e prodotti selezionati con cura. L’apprezzamento unanime dei presenti per il menù è la conferma che Vesuvius non è solo una delle migliori pizzerie in terra elvetica, ma un vero e proprio luogo di eccellenza della gastronomia italiana.

L’impegno di Vesuvius nel coniugare la maestria culinaria campana con un occhio attento all’innovazione garantisce ai suoi clienti in Svizzera un’esperienza di gusto autentica, raffinata e sempre sorprendente.

Se cerchi un luogo vibrante della cucina italiana in Svizzera, Vesuvius è il luogo dove la tradizione incontra il futuro.